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Un piccolo libro rivolto a cittadini e volontari che desiderano acquisire maggiore consapevolezza sulla patologia del gioco d’azzardo, che colpisce direttamente circa l’1% della popolazione del nostro Paese, coinvolgendo ovviamente anche le famiglie e le persone vicine.

Dalla trappola del gioco d’azzardo alla rete della solidarietà” è l’e-book a cura di Alessandra Bassi e Fausta Fagnoni, coordinatrici del progetto “Dalla trappola alla rete: affrontare il gioco d’azzardo eccessivo sostenendo familiari, volontari e servizi”.

Il progetto Dalla trappola alla rete, di cui L’Arco è partner, è promosso da Svep Piacenza e da varie associazioni di volontariato, in collaborazione con associazione AND.

Scarica l’e-book “Dalla trappola del gioco d’azzardo alla rete della solidarietà”

Maggiori informazioni:

Il gioco d’ azzardo patologico, o problematico, colpisce direttamente l’ 1% della popolazione. Un fenomeno con effetti devastanti che, per ogni giocatore, riguardano anche i cinque – dieci familiari che gli sono vicini. Si può così affermare che il 5-10% della popolazione italiana soffre le conseguenze del gioco. Per scoprire quali sono i meccanismi del gioco che inducono alla dipendenza, le ripercussioni sulle famiglie e quali sono le strade per uscire dalla trappola del gioco, a partire da domani sarà possibile scaricare dal sito internet di svep un piccolo libro formato e-book (pdf) rivolto a cittadini e volontari che desiderano acquisire maggiore consapevolezza su questa patologia.

Il testo, intitolato “Dalla trappola del gioco d’ azzardo alla rete della solidarietà” è curato dalle counsellor professioniste Alessandra Bassi e Fausta Fagnoni, che da molti anni lavorano nel sociale occupandosi in particolare di supporto ai familiari e di prevenzione del gioco d’ azzardo patologico. Bassi e Fagnoni, a partire dal 2014, sono state anche le coordinatrici del progetto sociale “Dalla trappola alla rete” promosso da 20 associazioni e quasi 30 enti e realtà del territorio che operano nel settore delle dipendenze. «Più di 130 persone in hanno preso parte ai nostri corsi – riferisce la Bassi – e al termine di ogni corso ci venivano chiesti appunti e bibliografie di riferimento. Sul tema esiste già diverso materiale: il sito www.andinrete.it, ad esempio, e poi gli opuscoli dei Sert, spesso piuttosto tecnici. Noi abbiamo cercato di scrivere qualcosa che fosse alla portata di tutti».

Secondo le autrici dell’ ebook, del gioco d’ azzardo patologico si sa ancora poco: sia perché si tende a considerarlo un problema di nicchia sia perché ammetterne la portata potrebbe creare problemi economici a svariati gruppi di interesse. «Ma basta parlare con un familiare per capirne gli effetti devastanti – sottolinea la Bassi – innanzitutto è una malattia che ti rovina economicamente: c’ è gente che fa fatica a mangiare e a pagare le bollette, non può più andare in vacanza e nemmeno mandare i figli all’ università, perché il familiare giocatore erode tutti i risparmi e sprofonda nei debiti. Oltre al fattore economico, c’ è poi quello personale, e il grande tema è quello delle menzogne che si dicono in famiglia per continuare a giocare: «Scoprire, magari dopo anni, che il tuo caro ti ha mentito ininterrottamente è sconvolgente».

A chi capisce di avere un problema col gioco in famiglia, il suggerimento è di rivolgersi agli esperti: al Ser.T. di Cortemaggiore (tel. 0523 832841), oppure è possibile parlarne con un volontario o un operatore dello Spazio ascolto Trappola telefonando al 380 1761297 oppure al 348 8557997.

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